Dal Diario di Lei: realismo vs sogni

Pomeriggio di una domenica qualunque, di un'estate qualunqu,e che assomiglia più all'inverno che all'estate.
Lei in compagnia della sua simpatica bronchite legge.
Lui ronfola sul divano.
Una Bimba-quasiragazzina si diverte a guardare uno dei vecchi film di Superman come se fosse un programma preistorico, cioè evidenziandone tutte le assurdità e soprattutto le carenze negli effetti speciali.
Lei ripete di quando in quando, quasi a rassicurarla "è solo un fumettone animato di tanti anni fa, non puoi pretendere" e dentro di sè pensa a quanto era rimasta affascinata -ai suoi tempi - dalla capacità che avevano avuto di far volare l'attore e di quanto, nella sua assurdità, fosse entusiasmante immaginare lotte di supereroi, uomini venuti di altri pianeti e, perchè no, un grande amore, che non guasta mai.
Lei pensa che forse i tempi sono cambiati davvero e quello che per lei era fantastico oggi è divenuto buffo.
Lei pensa, ma cos'è fantastico oggi?
Non è che forse abbiamo perso quel pizzico di magia, imbrigliati come siamo dalle logiche digitali?
Poi parte la domanda chiave.
"Ehi, guardate!! Cosa sono quelle??"

Lui apre un occhio.
Lei lo alza dal libro e risponde:
"Sono le Cascate del Niagara."
E coglie lo scintillio negli occhi della Bimba-quasiragazzina.
"E dove sono?"
"Negli Stati Uniti."
"Oh, ma sono bellissime!! Ci andremo, sì? A vederle, ci andremo?!"
Lei sta per rispondere, ma Lui anticipa...
"Penso proprio di no."
E richiude l'occhio.
Lei invece non riesce più a leggere, ma solo a mumblizzare sull'accaduto.
Lei avrebbe risposto:
"E sono un po' lontane, ma chissà un giorno, magari anche sì".
Lei non ha mai smesso di conservare nel cuore la chiave dei sogni.
Lui è un realista, pragmatico e lineare.
Lei ogni tanto si interroga sul tempo che passa e sulle cose che, questa volta sì, realisticamente, non riuscirà a fare mai.
E questo, ogni tanto, la deprime.
Lui non crede abbia di questi pensieri.
Ma è giusto farlo sapere così?
In una domenica pomeriggio qualsiasi?
Lei pensa che suo padre non era poi tanto diverso.
Lei si chiede davvero cosa sia meglio.
Insegnarle a coltivare i sogni o farle sbattere il musetto subito contro la prosaica realtà?
Incoraggiarla a volare alto, come quel buffo eroe in calzamaglia o ancorarla a terra perchè sviluppi da subito solide radici?
Forse - Lei pensa - ci vuole un pizzico dell'una cosa e dell'altra.
E poi le torna in mente nonna.
Nonna aveva vissuto due guerre mondiali e questo le aveva dato una fortissima dose di realismo.
Nonna era realista e concreta.
Eppure da ragazza comprava dispense di astronomia perchè le sarebbe piaciuto volare tra le stelle.
E anche se non era mai stata a Parigi, si faceva mandare le più belle riviste di moda francese per imparare, per prendere spunti, per alimentare la sua creatività nei modelli che realizzava.
E quello che oggi avremo chiamato il suo mantra era:" nulla è impossibile se lo si vuole davvero".
E poi "mai guardarsi indietro, ma sempre avanti con la testa alta, perchè la vita è una sola e non si può perdere tempo a rimpiangere quello che ormai è alle nostre spalle".
Ha avuto una vita lunga, semplice e concreta, ma nei suoi occhi non si è mai spenta quella luce particolare, quella che Lei ha visto anche nella Bimba-quasiragazzina.
E allora alla fine Lei ha concluso che va bene così.


Che Lui sarà sempre quello con i piedi per terra e va bene.
Ma che Lei continuerà a far crescere le ali a quella piccola donna, perchè possa spiccare il suo volo, perchè possa assaporare la vita qui o alle Cascate del Niagara o ovunque si trovi, sempre con quel pizzico di magia, di avventura nel cuore e con quello scintillio negli occhi.
Lei la pensa così.
Non si chiede se sia ragionevole o meno.
La pensa così e siccome comincia ad avere la sua età, la sua cocciutaggine non è cosa che possa tendere a diminuire.
Buona giornata.

Foto: tratte dalla rete

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